Oggi voglio rispondere ad alcune domande tipiche che ricevo quando un paziente soffre di Cervicalgia.

Prima di tutto: cosa si intende per cervicalgia?
Il termine cervicalgia definisce un generico dolore al collo. Si tratta di un disturbo muscolo-scheletrico estremamente diffuso e può essere scatenata da una serie di cause particolarmente numerose, come per esempio la sedentarietà, la postura scorretta o in fase acuta da: colpi di frusta, ernie cervicali, ipercifosi dorsale, osteofiti, spondilosi e sport di potenza.
Quali sono i sintomi?
Viene percepito come un dolore costante di entità variabile, a livello del rachide cervicale.
Questo dolore può essere affiancato da sintomi secondari, quali: tensione ed affaticamento muscolare, intorpidimento e formicolio localizzato, brachialgia, debolezza del braccio e della mano.
Come avviene la diagnosi?
Il dolore persistente a livello cervicale richiede un’adeguata indagine investigativa. La cervicalgia può infatti nascondere differenti cause d’origine, che devono pertanto essere diagnosticate mediante svariati test: anamnesi, osservazione e palpazione medica, radiografia del rachide cervicale, risonanza magnetica o elettromiografia.
Una volta individuato l’elemento scatenante sarà il terapista ad intervenire.

Come intervenire?
Gli approcci con cui si deve procedere sono essenzialmente:
- Alleviare la rigidità muscolare
- Ridurre l’infiammazione
- Correggere la postura
La cervicalgia dipendente da una postura inadatta richiede un mirato programma di esercitazioni, che dev’essere eseguito con diligenza e costanza. Gli esercizi per il dolore cervicale devono essere improntati nell’ottica di allentare tensioni e stress, e di mobilizzare le vertebre cervicali.
In presenza di ernie, colpi di frusta o differenti tipi di patologie si ricerca il recupero attraverso trattamenti e terapie alternative come:
- i farmaci antinfiammatori che alleviano temporaneamente la cervicalgia, pur non agendo direttamente sulla causa che l’ha indotta
- utilizzo temporaneo del collare ortopedico
- ossigeno-ozono terapia che prevede l’introduzione di una miscela ossigeno/ozono in sede interdiscale per allontanare la cervicalgia dipendente da un’erniazione. L’ozono, esercitando un discreto potere antinfiammatorio, riduce la pressione discale
- crioterapia, tecar-terapia e massoterapia per ridurre la rigidità muscolare, avere un effetto antinfiammatorio locale permettendo così di poter inserire esercitazioni e manipolazioni per recuperare una corretta mobilità e funzionalità della zona interessata.
Ovviamente però non ci si deve mai dimenticare di alcuni piccoli accorgimenti da adottare durante la giornata: mantenere una postura idonea, cercare di rilassare i muscoli del collo, usare un cuscino ortopedico durante le ore di sonno.
In ogni caso, il dolore cervicale è uno dei disturbi più ricorrenti al giorno d’oggi: se anche tu ne sei afflitto e non ne sei ancora venuto a capo, contattami in modo da fissare un appuntamento e valutare insieme la soluzione migliore per risolvere il tuo problema.
Grazie dell’attenzione che hai dedicato a questo articolo, ci vediamo al prossimo. Ti sei perso quelli precedenti? Nessun problema, clicca qui per leggere gli altri!
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